Le guide turistiche di Federagit-Confesercenti alla Regione: “Non vi chiediamo ‘aiuti a fondo perduto’, ma vi proponiamo uno ‘scambio’ per rilanciare il territorio e il nostro lavoro”  

Le guide turistiche di Federagit-Confesercenti alla Regione: “Non vi chiediamo ‘aiuti a fondo perduto’, ma vi proponiamo uno ‘scambio’ per rilanciare il territorio e il nostro lavoro”  

Lettera aperta della presidente di Micol Caramello al presidente Cirio e all’assessore Poggio

“In queste settimane stiamo vivendo una crisi epocale che rischia di mettere davvero in ginocchio il comparto del turismo, ed in particolare il settore della guide turistiche, degli accompagnatori turistici e dei professionisti del turismo in generale.

In questi mesi abbiamo ricevuto solo disdette di servizi e allo stato attuale non è nemmeno più certo che il nostro lavoro possa riprendere tanto presto. Il nostro timore è che non ricominceremo a lavorare a pieno regime almeno fino a quando non si troverà una cura o un vaccino. Già oggi la nostra situazione è drammatica, perché  siamo a ‘reddito zero’ da oltre due mesi e abbiamo anche difficoltà ad incassare il pagamento delle fatture emesse tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. Per molti colleghi monoreddito vuol dire essere già privi della liquidità per sopravvivere e a questo si aggiunge che non tutti hanno ancora ricevuto i 600 € promessi.

È per questo che ci rivolgiamo a Voi, perché possiate porre un’attenzione speciale nei confronti del nostro settore, che da sempre è quello che garantisce la corretta promozione, fruizione e divulgazione dei beni culturali e dei siti turistici piemontesi, settore che da anni è in crisi a causa della mancanza di una legge di riordino organica e da abusivismo dilagante. Abbiamo sempre tirato avanti, ma adesso è tutto più difficile: ad oggi, infatti, le prospettive di lavoro sono totalmente azzerate e lo saranno ancora per molti mesi, visto che il settore turistico – verosimilmente – non si riprenderà prima del 2021. Chi tra noi ha una partita IVA sta seriamente pensando di chiudere. Se non ci saranno più i professionisti del turismo, chi si occuperà di promuovere ed illustrare il nostro territorio? Senza di noi, ultimo e prezioso anello della catena turistica, ogni altro investimento sarà destinato ad avere un’efficacia minima.

Mentre plaudiamo al Vostro tempestivo intervento, nei confronti di alcune categorie produttive sollecitiamo, altresì,  la Vostra attenzione su di noi.

Non vogliamo però il vostro aiuto a “fondo perduto”, vi chiediamo uno “scambio”: ci mettiamo a vostra disposizione per aiutare la ATL a promuovere il Piemonte, per far scoprire ai piemontesi il loro territorio, a coinvolgere le scuole piemontesi attraverso didattica anche a distanza, se non sarà possibile accompagnarli in visita guidata in esterno”.

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