Esame nuove guide turistiche: Interrogazione in Commissione alla Camera dei Deputati

Presentata l’interrogazione 4-05585 a firma dell’On. Gribaudo (PD, Comm. Lavoro) riguardante l’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, con cui si chiede al Governo di rivedere il programma d’esame, fornire una bibliografia, coinvolgere le associazioni del settore e chiarire i criteri di valutazione.

TURISMO

Interrogazione a risposta scritta:

   GRIBAUDO. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

il Ministero del turismo ha indetto, tramite FormezPA, l’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, in attuazione della legge 13 dicembre 2023, n. 190, e del decreto ministeriale 26 giugno 2024, n. 88;

il programma d’esame, pubblicato 1’8 luglio 2024 nell’allegato 1 del bando, ha suscitato forti critiche da parte delle associazioni professionali e dei candidati;

immediatamente diverse associazioni del settore (Agta, Gti) hanno espresso profonda contrarietà al programma d’esame, definendolo «basato su 537 luoghi di 20 regioni d’Italia, il 90 per cento dei quali completamente inutili per i candidati»;

risulta pendente la decisione del Tar del Lazio al ricorso n. 11037 del 2024 promosso dall’associazione Angt che richiede l’annullamento del decreto del Ministero del turismo del 26 giugno 2024, n. 88, avente ad oggetto il Regolamento recante disposizioni applicative per l’attuazione degli articoli 4, 5, 6, 7, 12 e 14 della legge 13 dicembre 2023, n. 190, recante «Disciplina della professione di guida turistica», la cui decisione, come da ordinanza n. 02623/2025 pubblicata il 15 maggio 2025, è attesa per il 14 ottobre 2025;

le critiche evidenziano che il programma ministeriale non mostra attenzione alla preparazione reale dei candidati, premiando più la memoria che la competenza;

a giudizio dell’interrogante la sezione I dell’allegato 1 del bando presenta un elenco sterminato di località, siti e palazzi privo di una bibliografia di riferimento, creando incertezza sui metodi di studio e preparazione;

tale situazione potrebbe generare problemi anche per le commissioni esaminatrici, che si troveranno prive di parametri di valutazione oggettivi e uniformi;

l’approccio nozionistico e dispersivo del programma appare scollegato dalle reali esigenze della professione di guida turistica, che richiede competenze specifiche di comunicazione, interpretazione del patrimonio culturale e capacità di adattamento ai diversi contesti territoriali;

la professione di guida turistica è strategica per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e per la qualità dell’offerta turistica del Paese;

una formazione inadeguata o non coerente con le reali necessità professionali rischia di compromettere la qualità dei servizi turistici e, conseguentemente, l’immagine dell’Italia come destinazione turistica di eccellenza –:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative di competenza volte a:

rivedere il programma d’esame pubblicato nell’allegato 1 del bando, eliminando l’approccio meramente nozionistico e dispersivo in favore di contenuti più mirati e coerenti con le reali competenze richieste dalla professione;

fornire una bibliografia di riferimento ufficiale che consenta ai candidati di prepararsi adeguatamente e alle commissioni esaminatrici di disporre di parametri di valutazione oggettivi e uniformi;

coinvolgere le associazioni professionali del settore nella definizione dei contenuti d’esame, al fine di garantire che il programma rispecchi le effettive competenze necessarie per l’esercizio della professione;

chiarire i criteri di valutazione che saranno adottati dalle commissioni esaminatrici, specialmente in relazione alla vastità dei contenuti richiesti e alla mancanza di testi di riferimento;

valutare la possibilità di differenziare il programma per ambiti territoriali o tematici, evitando di richiedere ai candidati la conoscenza di dettagli relativi a tutte le regioni italiane, quando la professione si esercita prevalentemente in contesti locali specifici;

promuovere un approccio più pratico e professionalizzante nell’esame di abilitazione, che valuti le competenze comunicative, interpretative e relazionali essenziali per l’esercizio della professione;

prevedere un periodo di consultazione pubblica per future modifiche al programma d’esame, al fine di raccogliere il contributo degli operatori del settore e migliorare la qualità della formazione professionale;

garantire che l’esame sia effettivamente finalizzato a verificare le competenze professionali necessarie per svolgere con qualità ed efficacia l’attività di guida turistica, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e al miglioramento dell’offerta turistica nazionale.
(4-05585)

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